AUSONIA, DIMENSIONE FAMIGLIA

L’Ausonia, a un passo dal centro di Trieste, è uno stabilimento storico, paradiso delle famiglie. I bambini più piccoli si divertono nella spiaggetta; per i più grandi il passatempo preferito sono i tuffi nella grande piscina di acqua salata. Sulle varie terrazze gli adulti si rilassano al sole, e chi ama dedicarsi all’abbronzatura con maggior attenzione trova ampi spazi dove posizionare lettini e sdraio. Imperdibile in estate “L’Olimpiade dele clanfe”, gara goliardica di tuffi che si svolge nella grande vasca e che ogni anno attira centinaia di persone. A cimentarsi nella colorata competizione persone di tutte le età, con costumi e accessori a dir poco originali e stravaganti. Situato in Riva Traiana 1, l’Ausonia propone anche eventi musicali, corsi di ballo e iniziative legate al fitness. 


PEDOCìN,UN MURO CONTRO IL TEMPO

Uomini a destra, donne a sinistra, separati e felici di esserlo. La Lanterna è uno stabilimento fuori dal tempo, conosciuto come “El Pedocìn”, di proprietà del Comune di Trieste, l’unico bagno pubblico in Europa con due settori ben distinti, divisi da un muro.
Una tradizione radicata, da oltre cento anni, che nessuno vuole cambiare. Perché la divisione forzata garantisce anche la totale libertà di costumi. Qui il perizoma, anche per gli uomini, non è mai un tabù. I frequentatori cambiano seguendo le ore della giornata: al mattino e al pomeriggio tante mamme e nonne con bimbi a seguito, mentre i pensionati si dividono tra sole e partite a carte. I più giovani si concentrano nelle ore centrali, durante la pausa pranzo. Per entrare bisogna pagare il ticket, un euro, e timbrarlo in un’obliteratrice, proprio come quella degli autobus. El Pedocìn, sul Molo Fratelli Bandiera 3, è aperto tutto l’anno, pure d’inverno, e per i triestini è una vera e propria istituzione, uno dei simboli della città. Semplicemente imperdibile per scoprire Trieste come la vivono i triestini. 


I RAGAZZI? AI TOPOLINI

Le dieci terrazze di Barcola, i Topolini, con la forma che, viste dall’alto, richiama il noto personaggio di Walt Disney, sono per gli adolescenti come il miele per le api. Per migliaia e migliaia di giovani triestini le prime giornate al mare senza i genitori sono qui, dove si ritrovano le grandi compagnie di ragazzi, dove si consumano i primi amori e dove si trascorre tutta l’estate, dalla fine della scuola fino al primo rintocco della campanella, a settembre. La confusione spesso regna sovrana, tra tuffi, musica e giochi. Il pavimento diventa un tappeto di asciugamani colorati, che si forma dalle prime ore del pomeriggio fino a sera e che ospita le voci e le risate di tanti amici.
Sotto le terrazze invece i bagnanti hanno età diverse, molti arrivano presto al mattino, all’alba, con la prima corsa del bus delle “6”, per rientrare nelle ore di caldo intenso, proprio quando i più giovani fanno rotta verso i Topolini. 


AL BIVIO... I FIGHETTI

Alla fine della passeggiata barcolana, il “Bivio” è un intrigante mix di colori, rumori e qualche speranza. I triestini lo chiamano così perché è proprio a ridosso di un bivio, il più famoso della città, a un passo dalla strada che si divide, tra l’inizio della Costiera e la via che porta al castello di Miramare.
Le terrazze in cemento sul mare rappresentano uno dei punti prediletti da chi sceglie di trascorrere la pausa pranzo al sole, gruppetti di amici o persone sole, che sfruttano le ore centrali per perfezionare il colorito. Costumi alla moda, sdraio ripiegabile da fissare sullo scooter, cuffiette per la musica o libri per rilassarsi sono i must del kit d’ordinanza. E la passeggiata dal lettino al mare diventa spesso una passerella, maschile o femminile, da affrontare con passo deciso e andamento elegante, sotto gli sguardi degli altri bagnanti e con qualche speranza nel cuore (neanche tanto celata) di far colpo su qualcuno. Poco importa se la strada e il traffico sono a pochi metri. E poco importa se le “sfilate” si trasformano in rischi per gli automobilisti, distratti dal perizoma portato con i tacchi. 


IN CASO DI MARE... A BARCOLA!

La Pineta di Barcola è il polmone verde sul mare. D’estate, soprattutto nel weekend, su questa riviera “sotto casa”, si riversano centinaia e centinaia di triestini, che alternano l’abbronzatura al riposo all’ombra degli alberi, sistemando con cura amache, lettini, tavolini e sedie. Prima della Pineta, su viale Miramare, c’è il bagno Ferroviario, spazio attrezzato dove fermarsi anche a cena o per partecipare a serate danzanti. I clienti sono soprattutto habitué del posto, così come da Sticco, a un passo dal castello di Miramare, che offre attrezzature, spazio ristorazione ed eventi serali all’insegna della musica e del ballo, sulle grandi piazzole di cemento. A poche centinaia di metri, a Grignano gli stabilimenti Sirena e Riviera accolgono ogni giorno decine di famiglie, e molti clienti affezionati, con diverse zone attrezzate per i bambini, che comprendono anche le piscine. Gli spazi sono realizzati con particolare attenzione alle persone con disabilità. 


NUDI, FRA MARE E ROCCIA

Tutti nudi, tra sole e nuotate. A Trieste si può, in un’oasi naturista, che va dai Filtri di Aurisina alla Costa dei Barbari, nel tratto di riviera sotto la strada Costiera. L’accesso non è sempre agevole, bisogna scovare i sentieri giusti, spesso impervi, ma la natura e la tranquillità del luogo ripagano lo sforzo impiegato per la discesa e la successiva risalita a fine giornata.
Poche e semplici le regole, in vigore da decenni, che tutti condividono serenamente. Niente musica o radio ad alto volume, e in generale nessun rumore che arrechi confusione. E niente bikini o slip, se tutti sono rigorosamente senza veli. A intervallare lo spazio dove i costumi da bagno non si usano, ci sono alcuni stabilimenti balneari tradizionali, dove coprirsi è obbligatorio, ma basta superarli, per trovare angoli incontaminati e spiaggette di sassi dove godersi il sole in totale libertà. 


GINESTRE, LA NATURA

Al mare, immersi nella natura. Per chi cerca un angolo tranquillo, nel verde, direttamente affacciato sul golfo, la risposta è lo stabilimento balneare Le ginestre, lungo il litorale sotto la strada Costiera. Il nome richiama i fiori sul costone triestino e nel tempo i gestori hanno puntato sulla tutela dell’ambiente, senza mai stravolgere un punto molto amato da sempre, sia dai triestini, sia dai turisti. Lo spazio per la tintarella si estende per 230 metri, con diverse zone, dalla spiaggia in ghiaia sottile al bar con la piazzola centrale, lettini e ombrelloni, e un’ulteriore piazzola lunga, davanti a sassolini e scogli.
Per tanti bagnanti la giornata si conclude al tramonto, osservando il sole che si tuffa nel mare, sorseggiando un drink, con i piedi in acqua. Le Ginestre si trovano a 3 km dall’abitato di Sistiana in direzione di Trieste sulla Strada Costiera 153/s.


SISTIANA, UNA ‘ROTONDA’ SUL MARE

Nella baia di Sistiana, musica e divertimento sono assicurati dal Castigo e dal Cantera, due spazi diversi, per un intrattenimento serale sul mare.L’aperitivo al tramonto è al Castigo, con un lounge bar e note di sottofondo che richiamano gli amanti dei drink “on the beach”, per rilassarsi insieme agli amici, in un ambiente trendy e allo stesso tempo informale. Il pubblico è adulto, e spesso arriva direttamente dalle spiagge vicine, a fine giornata. Al Cantera si balla tutta l’estate, con serate a tema e un’ampia offerta di food & beverage. Gli appuntamenti sono studiati per un pubblico che cambia e che abbraccia diverse generazioni, anche con la presenza di dj conosciuti a livello internazionale e l’organizzazione di eventi speciali, tra feste private, sfilate, degustazioni e naturalmente tanta musica.