
La Wendy di Peter Pan raccontava ai suoi figli le avventure dell’isola che non c’è. In questa “strana” estate 2020, IES vi invita invece alla (ri)scoperta dell’isola che c’è, nel mare del Friuli Venezia Giulia. Dieci km di spiaggia sabbiosa circondata da 16mila ettari di laguna dove si contano oltre 100 isolotti. Un territorio tutto da esplorare, magari in biciletta. A proposito, lo sapevate che solo 6 comuni in Italia hanno ottenuto la Bandiera Gialla della Fiab con 5 bike smile? Bene, Grado è tra questi, grazie agli oltre 40km di piste ciclabili che pone le pedalate in totale sicurezza al primo posto nella lista degli sport praticabili sull’isola.
Volete conoscere gli altri? L’elenco è piuttosto lungo e comprende oltre a vela, kite surf, canoa, windsurf, kayak e sup, tutti gli altri “terrestri”, a cominciare da golf, tennis, paddel, skate-board, nordic walking e molti altri ancora.
Prima dell’ozio sulle sdraio in riva al mare, non perdetevi tutto quanto circonda Grado. Un’app gratuita vi spalancherà le porte del bike sharing per scoprire i santuari naturali dell’Isola della Cona e della splendida oasi naturale di valle Cavanata, piuttosto che il sito dell’antica Aquileia romana.
“Dieci km di spiaggia sabbiosa circondata da 16mila ettari di laguna dove si contano oltre100 isolotti.”
Certo, sarà un’estate per lo meno anomala. Il turista chiederà prima di tutto sicurezza e dopo lo stress del lockdown, ancor più tranquillità e benessere. E a Grado son convinti che proprio le nuove regole imposte da Covid-19 finiranno per rendere ancor più gradevole il soggiorno: arenile meno affollato e più sicuro, con regole di distanziamento che risalgono a dimenticate leggi degli anni venti. Quasi un ritorno al passato, però con le comodità dei giorni nostri. Un passato che parla di un centro termale di tradizione centenaria per un suggestivo borgo di pescatori che ha saputo trasformarsi nel tempo, senza però rinnegare il proprio passato. E non a caso, la storia di Grado è l’elemento che fa la differenza per un aspetto anche culturale di una vacanza che ti riserva scorci di grande suggestione: una passeggiata tra le calli del centro storico, nell’intreccio di locali e ristoranti con ampi spazi all’aperto, costituiranno la giusta conclusione di una giornata al mare. Uno straordinario mix benefico con la giusta dose di cucina marinara, tutta con prodotti a km zero, innaffiati dagli eccellenti bianchi di queste terre.
Insomma, un “luogo dell’anima”, come lo definì il grande regista Pier Paolo Pasolini, innamorato dell’isola d’oro, che scelse la sua laguna per girare Medea, uno dei suoi capolavori.
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Per chi invece accorcia il sonno svegliandosi presto, vedere l’arrivo la mattina presto dei pescherecci scortati da stormi di gabbiani in attesa degli scarti gettati a mare dai pescatori. E trattare direttamente con loro per l’acquisto “illegale” di un freschissimo pescato!
Prendere un’antica “batela”, anche se ce ne sono sempre meno, e con uno skipper a bordo farsi portare sul banco d’Orio e all’isola dei gabbiani.
Prendere un taxi-motoscafo (stile Venezia, tanto per intenderci) e andare a scoprire i luoghi più suggestivi della laguna. In qualche posticino potrete anche sbarcare per mangiare un boccone. Sconsigliata la fascia oraria 18-20, se non volete farvi divorare dalle zanzare. D’obbligo una visita ai leggendari “casoni”, molti dei quali oggi ristrutturati, dove per decenni vivevano i pescatori gradesi.
Sfidare la scontrosità dei gradesi, inizialmente burberi come tutti gli isolani, ma poi capaci di aprirsi e raccontarti la storia delle loro vite, che non a caso hanno ispirato nei secoli poeti, artisti e scrittori.
Camminare nelle ore meno affollate lungo la spiaggia, meglio quando c’è la bassa marea, per poter così esplorare le lingue di sabbia davanti alla pineta, che creano piccoli paesaggi tropicali. Chiedete ad un indigeno dove si trova la “mula de Mugia”, un dosso che si estende per centinaia di metri, e magari troverete anche vongole e capelonghe!
Fuggire da ritmi e orari del turista medio e regalarsi una passeggiata notturna tra le calli finalmente silenziose del centro storico. Magari quando anche l’ultimo ristorantino ha spento l’insegna ed il rumore è solo quello dei tuoi passi sulla pietra delle viuzze.
Ma poi Grado è anche tutto quello che il turista vuole per la “sua” vacanza, anche pop. E allora non vi nasconderemo che potrete andare a caccia e certamente trovare, nell’ordine
- Uno dei migliori mojiti della regione e gli “spritz” più intriganti. Luoghi consigliati: quelli sulla diga, che nell’happy hour vi regaleranno tramonti da favola.
- Una scelta eno-gastronomica d’eccezione: dal ristorante di gran qualità (con prezzo adeguato al servizio offerto), alla trattoria più ruspante ed economica dove gustare l’imperdibile “boreto alla graisana”. Ma non chiamatela zuppa di pesce: è qualcosa di più…
- I gelati più sfiziosi, eredi di una tradizione decennale nell’isola.
- Forse qualche discoteca in meno ma una vacanza slow, all’insegna dello star bene, decisamente in più