ITS è conosciuto in tutto il mondo come il contest per giovani designer che si tiene a Trieste dal 2002. Dopo vent’anni nei quali il premio ha fatto della città il proprio palcoscenico Barbara Franchin, ideatrice e anima propulsiva di ITS, ha deciso di radicare maggiormente la propria creatura al territorio e farne comprendere il valore e il potenziale.
Ad aprile apre in un classicissimo e quasi austero palazzo del Borgo Teresiano –sede della Fondazione CRTrieste– ITS Arcademy – Museum of Art in Fashion, un luogo che fa della creatività il proprio tratto distintivo, un luogo multiforme dove preservare la memoria, darle corpo attraverso mostre temporanee, instillare nel visitatore curiosità verso un mondo –quello della moda– che spesso appare lontano per dinamiche e proposte, ma si configura come il più quotidiano e vicino a ciascuno di noi. Ma non solo. Visitare ITS Arcademy significa immergersi in suggestioni che giungono da tutto il mondo per uscirne magari con la voglia di rientrare da una porta diversa, quella dei laboratori e della sartoria, che saranno aperti a chi avrà la voglia di testare le sue abilità ed esprimere o sviluppare il suo estro. Non ci sono limiti di età e la proposta che lo staff di ITS metterà in campo dall’estate sarà variegata e accattivante.
“Dopo aver tanto viaggiato” così si racconta Barbara Franchin davanti alla sua nuova avventura “ITS ha raccolto in questi vent’anni di vita una quantità enorme di materiale. Si tratta di opere prime di giovani talenti che in alcuni casi oggi stanno ai vertici di brand molto noti come Balenciaga o Bottega Veneta. Questa fantastica arca ora approda in un porto sicuro, in quella che sarà la sua casa e il luogo adatto a curare ed esibire questo tesoro”.


Dall’Archivio all’Arca, ITS firma il primo Museo della moda contemporanea in Italia.

I numeri dell’Arcademy parlano da soli: 14.758 portfolio provenienti da 80 paesi diversi, 1.089 abiti, 163 accessori, 118 gioielli, più di 700 progetti fotografici. Un condensato di bellezza che ha anche la prerogativa di essere il frutto nato da ragazze e ragazzi alla conclusione del ciclo di studi universitari o da poco laureati. Non è un tratto da sottovalutare. Questi portfolio sono l’espressione purissima del loro sentire, ideare, creare. Sono il risultato –scevro da qualsiasi necessità di produzione e lontano da ogni legge di mercato– di un progetto che nasce bidimensionale e prende forma. I portfolio sono racconto, analisi, invenzione.
La Library è il sancta sanctorum dove tutti i portfolio vengono conservati. Sono i progetti con i quali i candidati a ITS si sono presentati alla prova della giuria. “Ogni anno l’arrivo dei portfolio e la prima scrematura sono per noi il momento di maggior entusiasmo” sono ancora parole di Barbara Franchin “Abbiamo ricevuto un portfolio all’interno di un palloncino da far scoppiare per far scendere una pioggia di coriandoli, un altro in cemento da scalpellare. Ne abbiamo viste tante, ma ciò che ci ha fatto ridere, piangere, sussultare è stata la capacità di giovani professionisti di raccontarsi, di far emergere dalle creazioni il loro vissuto, i sentimenti, la passione e le lacrime”.

Gli abiti, gelosamente custoditi in ambienti appositamente attrezzati per salvaguardare oggetti spesso fragili, sono e saranno i protagonisti delle esposizioni che si susseguiranno nei 1.400 metri quadri della gallery. La prima mostra temporanea è affidata alla curatela di Olivier Saillard, già direttore del Palais Galliera (il museo della moda di Parigi), il quale ha selezionato una nutrita serie di abiti, accessori, gioielli e progetti fotografici che hanno fatto la storia di ITS Contest. Allestiti all’interno di scatole che richiamano quelle per il trasporto delle opere d’arte danno l’idea del loro sbarco nel porto di Trieste. Sono pezzi che possono avere vent’anni ma mantengono intatta la loro dirompente forza creativa. Dovrebbero essere un tassello di passato e invece parlano ancora declinandosi al futuro. “Non chiedetemi cosa andrà di moda il prossimo anno” è uno dei mantra di Barbara Franchin “ITS è un incubatore di ciò che potrà accadere tra dieci anni”.


I numeri parlano da soli: 14.758 portfolio provenienti da 80 paesi diversi, 1.089 abiti, 163 accessori, 118 gioielli, più di 700 progetti fotografici.

ITS Arcademy apre i suoi battenti e fin da subito l’incontrovertibile dato positivo è la carica di contemporaneità che porterà a Trieste. È legata alle sponde del Golfo esclusivamente dall’ostinata volontà della sua ideatrice di chiamare casa solo Trieste. Una fortuna per chi da oggi ha l’occasione di entrare in una dimensione internazionale, effettuando un viaggio esistenziale attraverso i poliedrici aspetti estetici del vestire, dove fluisce l’ispirazione e si ha la possibilità di esplorare i nuovi sentieri della creatività.
È la spettacolare eredità che ITS Contest è stato capace di creare dalla sua nascita. Questo impressionante archivio ha quindi tutta l’intenzione di continuare a essere implementato e fungere da sismografo della moda mondiale. Impossibile fossilizzarlo in un classico museo con un’esposizione permanente. Nel manifesto della neonata Fondazione ITS i valori sono riassunti nei verbi esporre, condividere, diffondere, che hanno come obiettivi il divertimento, la sorpresa e soprattutto la volontà di liberare la creatività che esiste in ciascuno di noi.

Barbara Franchin

Direttrice e supervisore di International Talent Support

Perché l’ho fatto? Siamo nati per creare. L’ho capito a diciott’anni entrando in un piccolo atelier sotto casa perché volevo un abito speciale per la mia maturità. Ci sono entrata, non ne sono più uscita. Lì ho imparato a cucire, ho scoperto la creatività, che poi sono andata a scoprire nel mondo, portandola a Trieste perché Trieste è casa, meravigliosa, indomita, scontrosa, ipnotizzante città a cui mai rinuncerò. Sapevo che l’avrei fatto con una squadra di persone scelte tra i miei affetti, o a cui mi sarei affezionata. Una famiglia, ancora con me, vent’anni di amore e sopportazione. Entro nel laboratorio di sartoria di ITS Arcademy è sono ancora in quell’atelier. Ma stavolta non ci sono solo io. Ci siete tutti, è per voi. Siamo nati per creare, a tutte le età, da ogni luogo, insieme. ITS Arcademy è una miccia in ognuno di noi.